Tutti i dati della banca dati patologie e sintomatologia sono forniti da DeAgostini, che è esclusiva responsabile del contenuto e della forma dei dati visualizzati.
I nomi di società e prodotti menzionati possono essere marchi registrati dei rispettivi proprietari.

 

Le informazioni presenti nel sito devono servire a migliorare, e non a sostituire, il rapporto medico-paziente. In nessun caso sostituiscono la consulenza medica specialistica. Ricordiamo a tutti i pazienti visitatori che in caso di disturbi e/o malattie è sempre necessario rivolgersi al proprio medico di base o allo specialista



Pertosse

Sintomi

La prima fase (periodo catarrale) è caratterizzata da un quadro clinico di tipo rinobronchitico, con tosse catarrale resistente ai farmaci d'impiego comune, prevalentemente notturna. Dopo circa 8-10 giorni segue la seconda fase (periodo accessionale), caratterizzata dai tipici accessi di tosse spasmodica (bruschi colpi di tosse consecutivi), che terminano con un'inspirazione prolungata, rumorosa e sibilante, seguita infine dall'emissione di muco denso e filante. Possono essere presenti vomito, emorragie congiuntivali, petecchie alla fronte, agitazione e sintomi generali anche gravi. La terza e ultima fase (periodo della convalescenza) incomincia intorno alla 4a settimana di malattia, è caratterizzata dalla progressiva riduzione della sintomatologia ed ha durata variabile ma lunga. Sempre possibili, specie nei lattanti, quadri asfittici. La complicanza più grave è rappresentata, abitualmente, dalla polmonite.

Cause

Malattia infettiva acuta molto contagiosa causata da un batterio Gram-negativo, la Bordetella pertussis, che si localizza a livello delle ciglia dell'epitelio respiratorio. È una malattia tipica dei bambini, ma può manifestarsi anche negli adulti.

Terapia consigliata

L'uso di antibiotici permette di eliminare i batteri ma non modifica sostanzialmente il quadro clinico; essa inizia, infatti, nello stadio accessuale, quando i batteri hanno già determinato il danno delle vie aeree responsabile della sintomatologia. È molto importante evitare l'esposizione a stimoli che possono scatenare gli accessi: fumo, posizione supina, cibi difficili da ingerire ecc. Può essere utile l'ossigenoterapia. Terapia del vomito e delle sue complicanze (disidratazione, alcalosi). La prevenzione della malattia si basa sulla vaccinazione, da effettuarsi secondo gli schemi codificati; nei bambini più grandi e negli adulti ci si limita solitamente alla sola profilassi antibiotica perché particolarmente in questi gruppi l'uso del vaccino può dare luogo a effetti indesiderati.


Sintomi associati


 conato
 febbre
 nausea
 sibili


Ultima modifica: 23/01/2018